Filiere sempre più collegate. “Accadueo” a Bologna: gli approfondimenti su gas, idrico e trenchless technology
La regolazione del settore acqua affidata all’Autorità per l’Energia. L’avvio dei progetti pilota di smart meter multi servizio. La riflessione delle utility sul passaggio dalla fornitura di energia all’erogazione di servizi di efficienza. Se pochi indizi non fanno una prova, almeno alimentano il sospetto che il mondo dell’energia stia trovando convergenze sempre più strette tra filiere in precedenza molto distinte, soprattutto grazie all’innovazione tecnologica e alla rivoluzione dettata dall’Ict.
Aspetti che sono stati approfonditi la scorsa settimana a Bologna, in occasione della fiera “Accadueo” (che ha lanciato la sezione “Ciaccaquattro”), alla quale e7 era presente (in uscita il nuovo numero). Oggetto di esame i settori gas, idrico e trenchless technology.
Cambiamenti in vista in particolare per i distributori gas.
In Europa e anche in Italia si continua a guardare al mondo dell’energia in prospettiva, scandendo il tempo e le strategie attraverso la soglia del 2020, del 2030 e del 2050. Di riflesso gli operatori di filiera sono protagonisti di una metamorfosi e anche di un’evoluzione legata all’innovazione tecnologica.
È questo il caso dei distributori, che nel settore del gas cominciano a intendere quel cambio di prospettiva (da fornitori di commodity ad abilitatori di servizi) che nell’elettrico appare già oggi più evidente.
Secondo Luciano Baratto di Anigas (intervenuto a Bologna nel corso di un convegno EnergyLab per la fiera Accadueo – Ciaccaquattro), “l’Ue intende un mondo dell’energia con il cliente sempre più al centro del mercato. In questo contesto il ruolo del distributore gas, ma anche dell’elettrico, cambia”. Allo stesso tempo il Consiglio dei regolatori europei (Ceer) ha inteso in alcune sue iniziative “il distributore come figura chiave verso il cliente”.
Dunque, alla luce di ciò, qual è il ruolo del distributore a breve e a lungo termine? “Deve mantenere l’alto livello qualitativo delle prestazioni – spiega Baratto – e deve essere messo nelle condizioni di farlo”; oltre a divenire “un player importante per smart grid e smart city”.
Affinché questa prospettiva si compia sono molte le sfide e le problematiche che oggi il settore è chiamato a superare. Basti pensare alla gestione tecnologica delle reti alla luce delle nuove immissioni autorizzate per il biometano e il ruolo crescente che assume in questo senso lo smart metering.
In secondo luogo, pressante è la riforma della distribuzione attraverso delle gare di affidamento che tardano a essere indette. Un processo che si svilupperà di pari passo con quello del roll-out smart meter, sottolinea Luigi Scamporrino di Assogas, rilevandone le influenze: “Quello dei contatori intelligenti è un processo impegnativo perché richiede investimenti quando c’è già una spesa per l’acquisizione degli impianti”; altro tema è la sicurezza dei dati: “Ad esempio nel passaggio da un soggetto gestore all’altro”.
Fabio Santini di Federutility, infine, ricorda come il settore oggi si trovi in una fase storica “in cui i consumi sono in calo e i livelli di morosità molto elevati”. Una problematica che interessa il distributore e che attende soluzioni anche tecnologiche di accertamento e verifica.
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