Aiutare il comparto industriale europeo a guidare la transizione verso la neutralità climatica e verso una leadership in ambito digitale. E’ questo l’obiettivo della nuova strategia presentata ieri dalla Commissione Europea. Un pacchetto di iniziative rivolto al comparto industriale dei Paesi membri che vuole “guidare la competitività dell’Europa e la sua autonomia strategica in un momento di spostamento delle placche geopolitiche e di aumento della concorrenza globale”, come spiega una nota. (Leggi il documento relativo alla nuova strategia green industriale)
Le nuove misure
Nello specifico sono definite una serie di azioni a supporto di tutti gli attori dell’industria europea, comprese le grandi e piccole aziende, le start-up innovative, i centri di ricerca, i fornitori di servizi, i fornitori e le parti sociali. Per le piccole e medie imprese si punta a ridurre la burocrazia e dare un supporto per fare affari attraverso il mercato unico, accedere ai finanziamenti e contribuire a guidare la transizione digitale e quella green. Sono incluse inoltre misure concrete per affrontare gli ostacoli a un mercato unico ben funzionante.
“Industria, motore della crescita europea”
“L’industria europea è il motore della crescita e della prosperità in Europa – spiega in nota Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea – è un settore che dà il meglio quando si basa su ciò che lo rende forte: le sue persone e le loro idee, talenti, diversità e spirito imprenditoriale. Ciò è più importante che mai, poiché l’Europa intraprende le sue ambiziose transizioni, sia verde sia digitale, in un mondo più instabile e imprevedibile. L’industria europea ha tutto il necessario per essere apripista e faremo tutto il possibile per sostenerla.”
“In Europa l’industria più forte del mondo”
“L’Europa ha l’industria più forte del mondo – sottolinea in nota Thierry Breton, Commissario per il mercato interno – le nostre aziende, grandi e piccole, ci offrono lavoro, prosperità e autonomia strategica. Gestire le transizioni verdi e digitali ed evitare le dipendenze esterne in un nuovo contesto geopolitico richiede un cambiamento radicale – e deve iniziare ora”.
Le proposte
Nell’ambito della strategia sono state individuate una serie di proposte. Tra queste, solo per citare qualche esempio: un piano d’azione sulla proprietà intellettuale per sostenere la sovranità tecnologica, la creazione di una concorrenza leale in patria e all’estero, ma anche misure globali per modernizzare e decarbonizzare le industrie ad alta intensità energetica e aiuti alle industrie del comparto mobilità sostenibile e intelligente.
Il testo parla inoltre di un’alleanza per l’idrogeno pulito per accelerare la decarbonizzazione del settore e mantenere la leadership industriale, seguita da alleanze sulle industrie a basse emissioni di carbonio. Tra i punti fissati nella strategia c’è poi un’ulteriore legislazione sugli appalti pubblici verdi e una sempre maggiore attenzione all’innovazione, agli investimenti e alle competenze.
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