Come in altri ambiti, anche in materia di efficienza energetica avviene sovente che la normativa nazionale richiami requisiti introdotti da direttive europee e che da esse ne tragga parametri specifici e valori di default.
È il caso dell’implementazione di sistemi di automazione e controllo negli edifici, talvolta denominati Bems ma che la normativa europea definisce Building automation and control systems (Bacs). Tali sistemi sono utili e necessari per la gestione degli immobili, in relazione ai flussi energetici in gioco, e sono richiamati anche dal Decreto 26 giugno 2015, cd. Decreto dei minimi, che per gli interventi più rilevanti richiede un livello prestazionale “avanzato”.
La norma En 15232
Nello specifico la norma di riferimento è la En 15232 emanata diversi anni fa e cogente nella versione 2017 in inglese, che tra l’altro si cala nell’insieme delle norme Epb secondo la struttura modulare della Iso 52000. È una norma di rilevante importanza, ma ai più ancora sconosciuta e in genere poco utilizzata, forse perché l’applicazione sapiente richiede, oltre alla comprensione delle funzioni di regolazione e di gestione tecnica degli edifici, anche un’approfondita conoscenza dei sistemi impiantistici e la capacità di tradurre i livelli prestazionali in implementazioni e azioni impiantistiche.
I metodi previsti dalla norma consentono la valutazione dei livelli di prestazione degli edifici nei quali sia attivo un sistema Bacs ed è pertanto possibile anche verificare la conformità di un sistema Bacs a una classe di efficienza, fra quelle definite, in un immobile per come è realizzato.
In tal caso viene in aiuto la norma italiana Uni/ts 11651 del 2016 che fornisce una procedura di valutazione e asseverazione della conformità della classe definita della En 15232, applicabile anche nell’ambito delle disposizioni del Decreto dei minimi.
In definitiva, l’applicazione dei sistemi descritti e della normativa di riferimento è ineluttabile: sia perché contribuisce all’estensione della coscienza dell’ampia platea degli addetti ai lavori, sia per gli effetti benefici diretti che generano sulla prestazione energetica degli edifici.
Se da un lato l’attuazione di sistemi di automazione e controllo degli impianti tecnologici a servizio degli immobili stenta a diffondersi, come anche capita di riscontrare nelle più diffuse attività di audit e proposta di miglioramento energetico, dall’altro fortunatamente comincia a essere richiesta, da stazioni appaltanti e autorità di gestione, una particolare attenzione nelle progettazioni di efficientamento energetico degli edifici che godono di misure di finanziamento. Ci si aspetta, pertanto, una diffusione sempre maggiore e più scrupolosa.
Leggi anche Criteri ambientali minimi e appalti verdi: alcune indicazioni
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.