Il decreto legge 30 dicembre 2019 n.162, il cosiddetto decreto ‘Milleproroghe’, dopo la pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale n. 305 del 30 dicembre 2019, è stato assegnato alle commissioni riunite affari Costituzionali e Bilancio della Camera per l’iter di conversione. Tra le tante questioni affrontate dal testo ci sono anche lo slittamento della fine del mercato tutelato e il commissariamento del Gse.
Decreto in materia di proroga di termini legislativi, organizzazione delle #pubblicheamministrazioni e #innovazione tecnologica assegnato alle Commissioni #AffariCostituzionali e #Bilancio. Lo ha annunciato oggi in Aula la Vicepresidente @mariaederaM5S #milleproroghe #OpenCamera
— Camera dei deputati (@Montecitorio) January 3, 2020
Lo slittamento della fine della mercato tutelato
Per quanto riguarda la fine della maggior tutela, la data fissata dal decreto è per tutti i clienti il 1 gennaio 2022 e non più il 1° luglio 2020. Lo slittamento era stato inserito in un primo momento nella legge di bilancio con un emendamento approvato in 5° commissione al Senato, ma non era poi rientrato nel testo approvato in via definitiva. Sulla questione dello spostamento della deadline erano intervenuti tra fine novembre e inizio dicembre sia il presidente dell’Arera Stefano Besseghini sia il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.
Tra le modifiche introdotte dal Milleproroghe al testo all’art 1 della legge del 4 agosto 2017 n.124 ( Legge annuale per il mercato e la concorrenza”) sulla fine del mercato tutelato c’è anche al comma 59 la definizione delle modalità’ e dei criteri dell’ingresso consapevole nel mercato libero dei clienti finali. “Il Ministero dello sviluppo economico – si legge nel testo – sentita l’Autorità’ di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) definisce, con decreto da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, le modalità’ ed i criteri dell’ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali, tenendo altresì conto della necessita’ di concorrenza, pluralità’ di fornitori e di offerte nel libero mercato”.
Il commissariamento del Gse
Il testo del Milleproroghe affronta anche la questione del commissariamento del Gse all’art 40 “Disposizioni in materia di organizzazione della società’ Gse Spa”.
“Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto – si legge – con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sono nominati, su proposta del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’economia e delle finanze, un commissario ed un vicecommissario per la società’ Gse S.p.a., i quali durano in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2020. Il consiglio di amministrazione del Gse in carica alla data di entrata in vigore della presente disposizione decade alla data di nomina del commissario, senza l’applicazione dell’articolo 2383, terzo comma, del codice civile. Al commissario spettano tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della società’ Gse S.p.a. e per lo svolgimento della sua attività’ e’ corrisposto un compenso annuo onnicomprensivo pari a quello previsto per la carica di amministratore delegato della fascia di appartenenza come disciplinato per le società’ controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 24 dicembre 2013, n. 166”.
Inoltre, prosegue il testo del decreto, “il vicecommissario sostituisce il commissario in caso di assenza o impedimento e può’ svolgere tutte le funzioni a esso delegate dal commissario. Al vicecommissario e’ corrisposto un compenso annuo onnicomprensivo pari al 50% di quello previsto per la carica di amministratore delegato della fascia di appartenenza come disciplinato per le società’ controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 24 dicembre 2013, n. 166”.
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