Parte il 20 novembre in 82 scuole primarie e secondarie di 32 comuni italiani in Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto, il progetto di educazione ambientale e di citizen science CleanAir@School, per il monitoraggio del biossido di azoto (NO2), tra gli inquinanti principali delle aree urbane.
Il progetto è stato promosso in Europa nel 2018 dall’Epa Network, la rete delle agenzie ambientali europee, ed è coordinato dall’Aea, l’Agenzia europea per l’ambiente. In Italia sarà promosso dal Sistema nazionale di protezione dell’ambiente (Snpa) che, tra i compiti istituzionali previsti dalla legge 132/2016, ha anche l’educazione ambientale.
Nelle attività di monitoraggio dell’aria, più semplici di quelle ufficiali, studenti e famiglie saranno assistiti da tecnici esperti di 15 agenzie Arpa/Appa, coordinate a livello nazionale da Ispra. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di partecipazione attiva al controllo ambientale e mira ad attivare un confronto diretto tra cittadini e istituzioni, favorendo la conoscenza reciproca e l’adozione di stili di vita più sostenibili.
Nella maggior parte dei Paesi le attività si chiuderanno nel 2019, in Italia proseguiranno anche nel 2020. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente e dall’Anci.
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