Da aprile 2010 è attivo in Lombardia il Registro delle Sonde Geotermiche (www.rinnovabililombardia.it), istituito da Regione Lombardia con il Regolamento n. 7/2010 della Giunta regionale per l’installazione delle sonde geotermiche e sviluppato da Finlombarda S.p.A. per promuovere l’utilizzo delle risorse geotermiche a bassa temperatura per usi termici mediante pompe di calore.
In attuazione del D. Lgs. n. 22/2010, che ha riordinato a livello nazionale il settore geotermico, il Registro è sia lo strumento necessario per assolvere agli obblighi autorizzativi per l’installazione degli impianti sul territorio regionale (permette di presentare in modo semplice la dichiarazione di apertura e chiusura lavori), sia lo strumento che ha permesso in Lombardia di inaugurare un processo di semplificazione “rivoluzionario”: ha armonizzato, infatti, sull’intero territorio regionale le diverse procedure amministrative esistenti fino al 2010 (ampiamente differenziate da provincia e provincia in termini di tempistiche, di modalità operative e di documentazione da produrre con impatto positivo sui costi connessi alla prassi burocratica) rendendole accessibili a cittadini e operatori lombardi e facilmente monitorabili in real time tramite credenziali di accesso (username e password) generate automaticamente dal sistema nel momento dell’autenticazione. Ad oggi sono stati registrati ca. 840 impianti (quasi il triplo di quelli realizzati prima del 2010), la cui quasi totalità riguarda installazioni geotermiche verticali, che raggiungono profondità non superiore ai 150 metri.
I dati confermano l’interesse per l’utilizzo delle risorse geotermiche soprattutto da parte delle utenze private, segnale di una maggiore consapevolezza da parte del consumatore verso il miglior rendimento energetico dei sistemi di climatizzazione degli edifici mediante l’utilizzo di sistemi geotermici a bassa entalpia. Le province con il maggior numero di installazioni sono quelle più densamente popolate e urbanizzate: Milano e Brescia. Gli interventi più numerosi (ca. 500) riguardano le installazioni di sonde geotermiche connesse alle nuove realizzazioni edilizie, caratterizzate da elevate performance energetiche e da fabbisogni ridotti (classi A e A+), che presentano complessità impiantistiche inferiori, nonché costi di realizzazione minori. Interessante il dato sul numero di interventi di natura edilizia realizzati a seguito di ristrutturazioni (circa 250), probabilmente anche in virtù delle agevolazioni statali del 65%. In termini di potenza installata, si registrano quasi 19.000 kW termici: le province di Milano e Bergamo evidenziano un valore medio di potenza superiore agli altri territori in virtù di una diffusione più significativa di impianti di maggiori dimensioni nel settore terziario e industriale.
Da aprile 2014 le informazioni sugli impianti termici e sulle certificazioni energetiche sono disponibili anche in modalità open data su Open Data Lombardia, dove l’operatore può recuperare facilmente informazioni tecniche e prestazionali per singola installazione, visualizzandole anche mediante rappresentazione cartografica (ubicazione e profondità delle installazioni, caratteristiche delle sonde geotermiche, potenza impianto, fabbisogno coperto e destinazione dell’impianto).
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.