RinnovabiliokLe attuali tendenze di investimento mostrano la necessità di decisioni più audaci necessarie per rendere il sistema energetico più sostenibile. La leadership del governo è fondamentale per ridurre i rischi per gli investitori nei settori emergenti che hanno urgente bisogno di più capitale per portare il mondo sulla strada giusta.” E’ quanto affermava in una nota di maggio Fatih Birol, direttore esecutivo della  Iea – International Energy Agency, commentando sul sito dell’agenzia, gli scenari delineati dal World Energy Investment 2019. Il tema torna di attualità in questi giorni, in quanto i professionisti del settore finanziario di tutto il mondo si sono riuniti a Parigi per la conferenza annuale del PRI (Principles for responsible investment) realtà, supportata dall’Onu fin dal suo lancio, che propone la diffusione di investimenti responsabili. Un’occasione durante la quale c’è stato un confronto sulle modalità più efficaci per favorire sul piano finanziario i temi della sostenibilità ambientale.

Nel 2018 investimenti per 1,8 trilioni di dollari

Tornando al report della Iea, lo studio sottolinea come, in un contesto che vede in un ruolo di primo piano gli investitori istituzionali per il raggiungimento degli accordi di Parigi, le risorse finanziarie destinate al settore energetico si attestino stabilmente a 1,8 trilioni nel 2018. Tuttavia non mancano le criticità in alcuni comparti chiave. Se da una parte rinnovabili, efficienza energetica e infrastrutture energetiche green hanno sempre maggiore appeal in ambito finanziario, dall’altra, il nodo rimane quello dei nuovi rischi da affrontare nel lungo termine, accanto a quello dei nuovi modelli di finanziamento a cui ricorrere. In generale i rischi possono variare da comparto e comparto. 

Compagnie petrolifere e società elettriche

In particolare le compagnie del settore petrolifero e del gas hanno dovuto affrontare negli ultimi anni una situazione caratterizzata da maggiori criticità rispetto al passato. Nello specifico queste realtà hanno dovuto gestire maggiori costi di finanziamento azionario e rendimenti stagnanti nella prima metà del 2019. Fattori che suggeriscono un ambiente di investimento più difficile rispetto a un decennio fa. Le società elettriche, invece spiega la Iea, hanno avuto “una redditività inferiore, ma con un costo finanziario inferiore e una volatilità inferiore”.

Le recenti rilevazioni – aggiunge l’agenzia – suggeriscono una migliore performance finanziaria delle società elettriche, con rendimenti che salgono verso l’alto e un calo del costo del capitale, con una combinazione di fattori strutturali e ciclici che entrano in gioco”.

Un cambio di paradigma

Entrambi i settori, utility e operatori del comparto petrolifero hanno compreso la necessità di un cambio di paradigma nell’approccio agli investimenti. Se ad esempio molte utility si spostano sempre di più verso le rinnovabili e i servizi all’utente finale, alcuni big europei del settore petrolifero hanno in programma di puntare di più sul gas. 

Spostamento verso le energie pulite non ancora concreto

Nonostante la direzione che si sta imponendo in modo rilevante nella ricollocazione di capitale verso i settori dell’efficienza e delle Fer, non è in atto ancora quel cambiamento necessario per raggiungere gli obiettivi di Parigi o quelli di sviluppo sostenibile. 

Il ruolo del governi

In questa situazione un ruolo chiave è rivestito dai governi che, spiega la Iea devono avere la capacità di “fornire agli investitori nuove soluzioni finanziarie e gestire in modo efficace i rischi futuri legati ai mercati e alle nuove tecnologie energetiche”.


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