Il decreto legge dello Sblocca Italia abolisce l’ecobonus ma conferma gli incentivi per chi compra o affitta una casa a risparmio energetico
In materia di efficienza energetica gli italiani si sono dimostrati essere molto attenti alle tematiche green: dall’autonomia alla tenuta termica delle abitazioni sono molti i progressi cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Spesse volte, orientarsi verso una fornitura energetica sostenibile equivale a risparmiare. Per conoscere le opportunità offerte dal mercato si possono confrontare le offerte di Enel Energia, Eni, Edison e altri operatori del settore al fine di trovare offerte convenienti che permettano di ottimizzare i consumi per un minor impatto sull’ambiente.
Anche i provvedimenti operati dalla politica, locale e nazionale, tendono a incentivare le ristrutturazioni volte a migliorare l’efficienza energetica degli immobili. Lo scorso 12 settembre, il decreto Sblocca Italia pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ha confermato le detrazioni fiscali per chi compra e poi affitta case a risparmio energetico (in classe energetica A o B). La versione definitiva del decreto, tuttavia, ha abolito l’ecobonus, previsto invece dalla versione precedente della normativa.
La conferma dell’ecobonus al 65% per le migliorie in materia energetica, infatti, è rimandata alla legge di Stabilità. Le detrazioni, invece arriveranno al 20% nel caso di acquisto di un immobile, sino ad un massimo di 300 mila euro. Il bonus sarà erogato in otto tranche annuali di pari importo e sarà concesso a chi acquista dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre del 2017. Per quanto riguarda invece le agevolazioni per gli affittuari, queste saranno concesse a chi affitta un’abitazione con un canone concordato per un periodo di minimo 8 anni di seguito. Gli incentivi sono previsti esclusivamente per persone fisiche, cooperative edilizie: sono escluse le attività commerciali. Per disporre degli incentivi i vincoli del decreto stabiliscono che non debbano esserci rapporti di parentela entro il primo grado tra proprietario e affittuario.
Anche per quanto riguarda lo sgravio del 50% per le ristrutturazioni semplici novità s’attendono con l’approvazione della legge di Stabilità. Tra le novità più rilevanti in fatto di interventi edilizi un provvedimento interessante è arrivato nell’ottica della semplificazione burocratica. Per costruire tutte le opere interne ad un’abitazione, compresi gli interventi strutturali sull’edificio e gli accorpamenti (senza modifiche alla destinazione d’uso), sarà sufficiente darne comunicazione al Comune, senza attendere Dia, Scia o l’approvazione dei permessi per costruire.
Il decreto Sblocca Italia ha introdotto anche il permesso di costruire convenzionato, ovvero una modalità semplificata per procedere ai lavori il cui rilascio è possibile se le esigenze di urbanizzazione sono ritenute idonee dal Comune.
Per erogare le detrazioni Irpef del 20% sono stati stanziati 325,4 milioni di euro dal 2015 al 2025, per gli ecobonus e lo sgravio del 50% sulle ristrutturazioni, invece, bisognerà attendere qualche mese per appurare che il Governo trovi le risorse necessarie.
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