Il settore delle rinnovabili nel 2018 ha toccato gli undici milioni di impiegati in tutto il mondo all’interno della filiera: produzione, commercializzazione e installazione di nuove tecnologie. Il 32 per cento dei posti è stato occupato da donne. L’ultima analisi dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) delinea l’aumento ai massimi livelli dei posti di lavoro nel comparto delle fonti di energia intermittente nonostante la crescita rallentata nei principali mercati delle rinnovabili, Cina inclusa.
In Asia la percentuale è la più alta
Il continente asiatico ha detenuto la quota del 60% dei posti di lavoro: Malaysia, Tailandia e Vietnam sono i paesi che hanno registrato la crescita più decisa nel 2018. Segnale che la geografia del settore sta cambiando: i paesi dell’Est e del Sud Est asiatico si sono consolidati quali esportatori di pannelli solari e hanno scalzato la concentrazione industriale in Cina, Stati Uniti e Unione europea.
Fotovoltaico in testa
La tecnologia che traina il settore occupazionale a livello mondiale nel 2018 è quella del fotovoltaico, che vanta il maggior numero di impiegati e parità di genere. Seguono: biocarburanti liquidi, idroelettrico ed eolico. Quest’ultimo conta 1,2 milioni di posti di lavoro, per la maggior parte a terra, e la sola Cina rappresenta copre il 44% dell’occupazione eolica globale, seguita da Germania e Stati Uniti. All’ultimo posto le tecnologie emergenti che riguardano la produzione di energia dalle onde e l’economia blu.
Dal 2012 al 2018 la crescita degli occupati è stata costante, come si nota nel grafico seguente. La crescita più decisa e continua è stata registrata nel settore del fotovoltaico, delle bioenergie e dell’eolico. Meno costante quella delle tecnologie per il raffreddamento e riscaldamento degli ambienti.
“Con l’aumento della trasformazione energetica globale, questa dimensione occupazionale rafforza l’aspetto sociale dello sviluppo sostenibile e fornisce un’altra ragione per cui i paesi si impegnano a favore delle energie rinnovabili”, ha dichiarato Francesco La Camera, direttore generale di IRENA. I governi di tutto il mondo, ha proseguito, stanno puntando sulle rinnovabili anche “in riconoscimento delle numerose opportunità di occupazione create dalla transizione”.
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