La sostenibilità è sempre più un elemento delle aziende vitivinicole ma a differenza del biologico per alcune è quasi parte di un metodo di lavoro. Insomma produrre sostenibile è un metodo di realizzare un prodotto e pensare l’azienda in ottica altamente performante e innovativa. Molte le tecnologie chiamate in causa dalla IoT, alla scienza dei materiali grazie alla chimica verde, alla efficienza energetica e di ciclo produttivo all’economia circolare.
Lo abbiamo potuto costatare al Vinitaly, fiera del settore vitivinicolo nota nel mondo giunta la 53esima alle porte di Verona. Quest’anno diversi marchi sono stati presenti con una o più linee sostenibili certificata. Quello che più ci ha sorpreso che a parte rare eccezioni l’attenzione all’ambiente non sempre viene promossa come un elemento di marketing ma spesso come parte della realizzazione di un buon prodotto vitivinicolo.
La sostenibilità ambientale come approccio
Non lontana dal Parco nazionale della Maiella in Abruzzo si trova l’azienda Masciarelli, tenuta situata in località San Martino (provincia di Chieti). Chiara Colella, responsabile immagine e comunicazione, ci spiega come la sostenibilità sia parte del processo industriale già da diversi anni. Un approccio che riguarda tutta la filiera e che segue la certificazione Emas, Eco-Management and Audit Scheme e un proprio sistema di gestione e tutela ambientale certificato ai sensi dello standard ISO 14000:2004. Sono in corso anche altre due certificazioni.
Di fatto il sistema dei produzione lavora su un costante monitoraggio dei dati e un efficientemento del processo produttivo così da ottimizzare il rapporto tra kW/h e consumi energetici “siamo partiti da un’analisi dei processi interni di ogni fase di lavorazione” spiega a Canale Energia Chiara Colella “su questa base abbiamo stabilito delle azioni e delle performance che miglioriamo di anno, in quanto il processo verso la certificazione sostenibile prevede un monitoraggio costante. Fattore che ci spinge e a fare sempre di più e meglio in ottica di impatto ambientale per una produzione che sia sicura e sostenibile” (vedi il video integrale).
Guardare alla sostenibilità iniziando dalla scelta dei materiali
Dalla carta per le etichette alle scelte dei materiali per il tappo la sostenibilità di una bottiglia può toccare diversi aspetti innovativi, oltre che la scelta di impiantare pannelli rinnovabili nella azienda. È quanto ci spiega Marzia Varvaglione business development manager della Varvaglione e Vini srl che sta scegliendo materiali a impatto zero, come la canna da zucchero, per realizzare i tappi e il cotone per le etichette riciclabili. Un approccio che sta nascendo di pari passo con la gamma biologico, ma che promette di estendersi anche ad altri rami della filiera.
Vinitaly in the city: 80 etichette sostenibili da degustare
Torna in Fiera anche il progetto del ministero dell’Ambiente Vi.Va. che dal 2011 misura e certifica la sostenibilità ambientale del vino. L’iniziativa guadagna anche uno spazio monografico nel Vinitaly in the city, serie di eventi e degustazioni che portano la manifestazione tra le vie della città di Verona madrina della fiera, con una degustazione monografica dentro a Palazzo Carli.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.