Il 2 febbraio si è tenuto il World Wetlands Day, la giornata mondiale delle zone umide. Una ricorrenza che dal 1997 celebra la firma della Convenzione sulle zone umide avvenuta il 2 febbraio del 1971. Si tratta di un evento volto a far riflettere l’opinione pubblica mondiale sull’impatto del cambiamento climatico in questi ecosistemi del pianeta.
Il contributo dei dati di Copernicus
Tra gli strumenti a disposizione per cercare di monitorare ed effettuare previsioni relative agli effetti del riscaldamento globale sulle zone umide anche le informazioni fornite da Copernicus, il principale programma di osservazione della terra dell’Unione Europea. Nello specifico il Copernicus Climate Change Service e l’Atmosphere Monitoring Service possono dare u supporto per valutare la situazione di questi territori e mettere in atto strategie mirate.
Copernicus Climate Change Service
In particolare il focus del Copernicus Climate Change Service, che tra i vari strumenti prevede anche un’applicazione web, è l’analisi di indicatori di impatto climatico come flusso fluviale, temperatura, precipitazioni, qualità dell’acqua e condizioni dell’aria locali. Queste informazioni possono essere impiegare per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Modelli di monitoraggio
“Il servizio operativo per il settore idrico può essere utilizzato per creare modelli dei cambiamenti nelle zone umide valutando i cambiamenti del clima nel tempo, e per prevedere la disponibilità di acqua futura in tali siti”, spiega in una nota Carlo Buontempo, responsabile del sistema informativo settoriale al Copernicus Climate Change Services.
Climate Data Store
Nell’ambito del progetto Copernicus è stato inoltre realizzato un Climate Data Store (CDS) che contiene tutti i dati relativi all’andamento climatico. A breve saranno a disposizione anche informazioni sulla corrente dei corsi d’acqua e dati storici sulle variazioni dei livelli dell’acqua e delle temperature nei laghi. In questo modo si permetterà agli utenti di individuare cambiamenti insoliti e fare previsioni per il futuro.
Monitoraggio gas serra
Il servizio di monitoraggio (CAMS) permette invece di avere un quadro relativo alle emissioni di gas a effetto serra nelle zone umide.
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