Gli allevamenti e l’agricoltura intensivi sono responsabili della produzione di elevate quantità di ammoniaca a livello globale. Si tratta di una sostanza che, in concentrazioni eccessive, può causare inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo.
Una mappa per comprendere il fenomeno
Tuttavia sulla questione non c’è ancora molta consapevolezza. Per cercare di analizzare l’entità del fenomeno su base geografica, un team di ricercatori dell’Université Libre de Bruxelles (ULB) in Belgio ha creato una mappa che ha messo in relazione gli allevamenti intensivi, i siti agricoli e la concentrazione di ammoniaca in atmosfera.
I dati utilizzati
I dati necessari alla realizzazione della mappa sono stati reperiti tra quelli raccolti tra il 2007 e il 2016 dalla MetOp satellite mission. Si tratta di un progetto che ha coinvolto una serie di tre satelliti meteorologici lanciati dall’Agenzia spaziale europea per analizzare i componenti della nostra atmosfera, tra cui anche l’ammoniaca. In questo modo sono stati individuati 248 “punti caldi” in tutto il mondo.
Attività umana, tra le cause del fenomeno
Dalla ricerca emerge come 241 di queste zone calde siano legate strettamente ad attività umane. Nello specifico 80 zone sono caratterizzate dall’agricoltura intensiva e dagli allevamenti intensivi e 158 dalle fabbriche che producono fertilizzanti a base di ammoniaca.
Molte zone non ancora rilevate
Dalla ricerca emerge, inoltre, anche che due terzi di questi punti caldi non siano mai stati segnalati prima.
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