Assegnati oggi gli Eni Award, Cerimonia che come di consuetudine si è svolta al Quirinale al cospetto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente di Eni Emma Marcegaglia e dell’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi.
La Commissione Scientifica composta da 23 membri tra cui il Premio Nobel Sir Harold Kroto, rettori di università, ricercatori e scienziati espressione dei più importanti centri di studio e ricerca a livello mondiale, ed è presieduta dall’accademico francese Gérard Férey, ha dovuto selezionare tra le ben oltre 1400 candidature i premiati di questa edizione.
l Premio “Nuove frontiere degli idrocarburi” è stato assegnato per la sezione Upstream a Tapan Mukerji, Gary Mavko, Jack Dvorkin della Stanford University e Dario Grana della University of Wyoming, per avere ideato e sviluppato un metodo innovativo per utilizzare i dati sismici per ricavare informazioni dettagliate sul sottosuolo, Il gruppo del professor Mukerji ha individuato la correlazione tra i dati sismici e le caratteristiche fisiche di rocce e fluidi, e sviluppato un modello che permette di quantificarne le grandezze rilevanti.
Il riconoscimento per il “Downstream” è stato attribuito a Amir H. Hoveyda, del Boston College (Massachusetts-USA). n particolare il prof. Hoveyda ha identificato nuove vie di sintesi particolarmente efficienti, che impiegano catalizzatori innovativi a basso costo, per produrre composti ad elevata purezza impiegati nel campo della farmaceutica, della chimica fine e dell’agro-chimica. Il notevole contributo delle ricerche del professor Hoveyda si estende anche al settore dei materiali tecnologicamente avanzati e dei polimeri.
Il Premio “Energie rinnovabili” è stato conferito a Jay D. Keasling, della University of California,Berkeley (USA) per le sue ricerche volte ad ingegnerizzare microorganismi – in particolare Escherichia coli e Saccharomyces cerevisiae – per la produzione di biocarburanti con proprietà del tutto simili ai carburanti oggi ricavati dal petrolio, ma con la differenza che la loro combustione non immette quantità addizionali di CO2 nell’atmosfera, essendo sintetizzati da zuccheri derivati da biomasse.
A Clément Sanchez, del Collége de France di Parigi, è andato il Premio “Protezione dell’ambiente”. Per lo sviluppo di tecnologie altamente innovative per la progettazione, la sintesi e l’elaborazione di materiali inorganici e ibridi organici-inorganici multifunzionali, con significative applicazioni nel campo dell’energia, del risparmio energetico, dell’ambiente e in campo medico.
I due Premi “Debutto nella ricerca”, riservati a ricercatori under 30 che hanno conseguito il dottorato di ricerca in una Università italiana, sono stati assegnati a Martina Siena, l’Università di Trieste, e a Nicola Bortolamei, Università di Padova,.
La tesi di Martina Siena, riguarda un metodo originale per effettuare la simulazione numerica del flusso di fluidi in giacimenti di olio e gas,
Nicola Bortolamei ha discusso una tesi sui metodi elettrochimici per la produzione di materiali polimerici speciali. La tecnica è stata estesa anche a sistemi biologici, e i risultati di questi lavori sono stati pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali.
A margine la presidentessa di Eni Emma Marcegaglia ha rilasciato una breve dichiarazione, rispetto ai rapporti con la Russia, visto il caso Ucraina.
http://www.youtube.com/watch?v=LRKK3j4qY14&feature=youtu.be
Di seguito i premi assegnati presentati dal a.d. Eni Claudio Descalzi
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