Far riflettere sulla necessità di interrompere il processo di scivolamento dell’Appennino verso le aree costiere e di ridurre lo scollamento delle aree appenniniche con il resto del Paese. E’ questo l’obiettivo principale del progetto ‘SAVE THE APPS’, creato da Fondazione Merloni con l’obiettivo di difendere l’economia e la comunità dell’Appennino colpito dal terremoto del 2016. Nell’ambito di questa cornice saranno promossi una serie di iniziative pilota pensate insieme al Censis e realizzate da privati.
La presentazione a Roma
Una prima presentazione delle azioni da mettere in atto si è tenuta il 30 maggio a Roma. Insieme a Fondazione Merloni e Censis, erano presenti anche Istao e Nomisma. L’obiettivo è affrontare in maniera coordinata e sinergica la rinascita dell’Appennino, iniziando a definire le linee di un piano di sviluppo condiviso e sostenuto anche dalle Istituzioni, regionali e nazionali.
I progetti
Nello specifico sono 3 i progetti in fase di definizione, iniziative che verranno presentate da Fondazione Merloni e Fondazione Vodafone il prossimo 5 luglio in una conferenza stampa a Roma. Gian Mario Spacca, Vicepresidente della Fondazione Merloni, ha sottolineato come, pur operando in settori tradizioni come agroalimentare, turismo e agricoltura, si possano utilizzare innovazioni tecnologiche e conoscenze digitali che consentano di superare le barriere e quindi di offrire opportunità alle micro e piccole imprese.
L’Ambasciatrice dell’UNESCO Francesca Merloni ha, invece, menzionato il progetto Rinasco, partito proprio da San Ginesio lo scorso anno. Secondo Merloni c’è la “necessità di non lasciare sole le comunità. Bellezza, etica e adesso le parole che diventano priorità dell’agenda della ricostruzione post sisma”.
Un impegno a favore del territorio
“Vogliamo ribadire l’impegno della Fondazione Aristide Merloni in favore del territorio e dell’inclusione sociale con l’iniziativa SAVE THE APPS presentando progetti che riguardano infrastrutture, cultura e formazione, primi punti di partenza per la rinascita delle Regioni interessate.” ha spiegato, come si legge in nota, Francesco Merloni, Presidente della Fondazione Merloni – “Essere qui oggi è la testimonianza che il mondo imprenditoriale è pronto a fare la propria parte, trasferendo competenze, conoscenze e relazioni, per portare nuova vitalità e concreti progetti di sviluppoE”.
Un modello da replicare
Enrico Letta, Presidente del Comitato Scientifico Fondazione Merloni, si è soffermato invece metodo di lavoro, definito esemplare, utilizzato dagli attori pubblici e privati ai fini di questa iniziativa. “Rimbocchiamoci le maniche e andiamo avanti” ha sottolineato Letta, ribadendo la necessità di rimanere concreti e fortemente legati al territorio. L’esempio di Fondazione Merloni dovrebbe essere replicato su tutto il territorio nazionale”.
Evitare rischi di speculazione
Paola De Micheli, Commissario straordinario alla ricostruzione, ha sottolineato nel suo intervento come sia importante evitare ogni rischio di speculazione sulla ricostruzione e l’importanza di mantenere un filone di eticità. De Micheli ha inoltre spiegato di voler ampliare il contributo che il tavolo di lavoro delle politiche economiche, coinvolgendo istituzioni e parti sociali.
Un progetto di formazione per piccoli Comuni
Il progetto scuola è stato invece al centro dell’intervento di Guido Castelli, Vicepresidente ANCI e Sindaco di Ascoli Piceno. L’iniziativa, sviluppata da PwC, per cui era presente Sandro Bicocchi, prevede una metodologia per la redazione del Bilancio Economico, tema principale del corso di formazione a cui prenderanno parte gli amministratori locali della Regione Marche. L’obiettivo di fornire le competenze necessarie per redigere il Bilancio economico patrimoniale secondo gli standard previsti dal TUEL. Il corso di formazione, coordinato da Ugo De Marco, verterà sui contenuti del manuale applicativo “Piccoli Comuni. Bilancio Economico-Patrimoniale”. Il progetto è rivolto a tutti i 229 Comuni della Regione Marche, ognuno dei quali potrà essere presente con i propri rappresentanti.
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