Consapevolezza ed informazione, ecco di cosa avrà bisogno il consumatore con la scomparsa del mercato tutelato. Considerato come pochi abbiano idea dei propri consumi, né di quanto possa costare un kWh, si prospetta un futuro veramente pieno di insidie per gli utenti.
Quest’ultimo è chiamato a utilizzare il tempo che gli rimane prima della totale liberalizzazione del mercato, per informarsi il più possibile su tariffe, operatori e loro reputazione sul mercato.
Cosa significa la liberalizzazione del mercato
Liberalizzazione significa che il consumatore dovrà essere informato sul prezzo della materia energia, perché sarà su questo che si giocherà il mercato. Proprio come oggi accade sul prezzo della benzina dei diversi distributori quando attua una scelta, optando per un operatore piuttosto che per un altro.
La differenza consiste nel fatto che, mentre nel mercato tutelato periodicamente l’ARERA propone un prezzo di riferimento a cui le aziende che vendono gas ed energia elettrica sono obbligate ad aderire (servizio di Maggior Tutela), nel mercato libero, gli operatori possono applicare il prezzo che preferiscono.
Nel mercato libero, sostanzialmente è il cliente a decidere quale venditore o tipo di contratto scegliere, decidendo di cambiare qualora l’offerta non sia più confacente ai propri consumi. In linea di massima, il prezzo di riferimento del mercato tutelato è stato finora anche il più conveniente.
Dal mercato a Maggior Tutela alla Tutela Simile, cosa è come funziona
Ma dal 1° gennaio 2017, per agevolare le famiglie italiane in questo passaggio che è già stato rimandato più volte, l’Autorità ha concepito la Tutela Simile: contratti trasparenti e a prezzi vicini a quelli imposti nel servizio di Maggior Tutela, eccetto che per un bonus/sconto una volta sola, diverso da fornitore a fornitore, che viene applicato nella prima bolletta. La durata del contratto di tutela simile è di 12 mesi non rinnovabile. Alla scadenza di questo contratto, quindi dopo i 12 mesi, il consumatore può o rimanere con il medesimo fornitore aderendo però ad un’offerta del mercato libero, oppure scegliere un nuovo fornitore sempre nel mercato libero. Qualora non si effettui alcuna scelta, lo stesso fornitore che si ha nella tutela simile, cambierà il contratto applicando le proprie condizioni contrattuali ed economiche tipiche del suo servizio attivo nel mercato libero.
Esiste anche l’opzione “Placet”: “Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela”. Cioè con condizioni contrattuali prefissate definite dall’Autorità per l’energia, ma a prezzi liberamente stabiliti dal venditore. Tale offerta è previsto che sia tra le offerte dei venditori obbligatoriamente dal 1° gennaio 2018. Una formula rivolta a famiglie e Pmi.
Come scegliere il proprio contratto di fornitura
Per scegliere e valutare al meglio il fornitore più adatto alle proprie esigenze resta attivo il servizio gratuito Trova Offerte dell’Autorità per l’energia, disponibile online. Il servizio nasce proprio per aiutare i clienti domestici a trovare e confrontare diverse offerte di fornitura di elettricità e gas in relazione ai loro consumi. Qui basterà seguire nei differenti passaggi le semplici richieste sui propri consumi, per ottenere una classifica di differenti aziende con annessi costi.
Come tutelarsi nella scelta dei nuovi contratti
Le associazioni di consumatori, come Codici, sono di aiuto per chiarire le clausole contrattuali o individuare i propri consumi. La transizione è decretata, sui richiesta europea, ma dalle rilevazioni sul libero mercato, risulta che le famiglie non stiano assolutamente risparmiando, anzi stiano spendendo di più.
La stessa Autorità ha decretato il ruolo delle Associazioni dei consumatori come facilitatori, attribuendogli il compito preciso di informare i clienti finali e di aiutarli nell’accesso alla Tutela SIMILE, eventualmente coadiuvandoli nella conclusione del contratto, che può essere effettuata anche dal facilitatore in nome e per conto del cliente finale.
Le offerte del mercato libero sono spesso caratterizzate dalla presenza di ulteriori servizi collegati alla fornitura e non presenti nei regimi di tutela, come ad esempio i servizi legati alla domotica.
Codici consiglia di rivolgersi sempre a degli esperti del settore energia e gas per avere una consulenza ad hoc, difatti le offerte vanno scelte non solo sulla base di quella che può apparire più conveniente al momento, ma soprattutto valutando il proprio profilo di consumo.
Il Codici Energy Rating
L’Autorità per l’energia ha proposto requisiti e modalità per l’ammissione dei soggetti esercenti l’attività di vendita dell’energia elettrica nell’Elenco previsto dalla legge sulla concorrenza, dati che per Codici non sono sufficienti.
Da qui l’associazione ha avviato il “Codici Energy Rating”, pensato in modo da permettere ai consumatori di dare la loro valutazione alle aziende del mercato libero.
Inoltre parte del rating: ispezioni severe e requisiti sostanziali a protezione dei consumatori. A cominciare dall’ottenimento della certificazione che prevede un rigido monitoraggio qualitativo integrato, per cui il livello di tutela del consumatore avrà una valutazione che potrà andare da insufficiente a molto affidabile.
Questa “certificazione” è stata concepita in modo tale che, quando entrerà in vigore il mercato libero dell’energia, a partire dal 1° luglio 2019, i consumatori possano scegliere tra le offerte commerciali di aziende che operano in tutta trasparenza e affidabilità.
L’obiettivo è mettere in atto una vera e propria “concorrenza nel mercato elettrico e del gas” tra differenti operatori, rassicurando il consumatore, così da evitare che, per paura di essere truffato, rimanga immobile con il suo operatore, seppur incuriosito da altre offerte.
“Esiste in Italia un mare magnum di operatori, circa 500 – spiega Luigi Gabriele relazione esterne di Codici – Alcuni hanno poche unità di personale e non hanno nemmeno un contatto/sito online a cui poter essere rintracciati, il tutto a fronte di tante regole imposte dall’Autorità di settore, che però hanno come risultato un mercato poco trasparente ed un percorso ad ostacoli per il consumatore”.
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