inquinamentoQuando si parla di inquinamento spesso si pensa ad agenti esterni, sostanze con cui entriamo in contatto una volta usciti dal portone di casa. Pochi sanno che esiste anche all’interno delle mura della nostra casa. L’inquinamento domestico è sicuramente il meno conosciuto anche a causa di una scarsa informazione al riguardo. Cosa minaccia la nostra salute in casa e come possiamo proteggerci? Sara Assicurazioni ci dà qualche dato statistico al riguardo in seguito a un’indagine svolta su un campione di cittadini di Roma. Il 43% degli intervistati dichiara di non essere a conoscenza del problema mentre il 38% di averne una conoscenza davvero molto scarsa e limitata. Tra quelli un po’ più informati, invece, le minacce domestiche più temute sono le fughe di gas (64%), le sostanze nocive nell’aria (58%) e l’inquinamento dell’acqua (49%).

Ma c’è dell’altro. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, infatti, il 17% delle case italiane è a rischio radon, una sostanza estremamente nociva per l’apparato respiratorio di cui pochi sono a conoscenza. Anche i funghi, le muffe e gli allergeni in senso ampio, come i più comuni acari della polvere, sono tra gli agenti più temuti: rispettivamente il 45% e il 30%. Tuttavia, pochi si preoccupano anche del monossido di carbonio, delle polveri sottili e anche della formaldeide: tutte sostanze nocive presenti in casa ma che non lasciano tracce evidenti e per questo ignorate.

La conseguenza di questa scarsa informazione è adottare delle misure preventive fai-da-te che spesso si riducono a delle semplici buone abitudini ma che non contemplano tutte quelle azioni realmente utili per una prevenzione efficace. Il 70% del campione intervistato ha la buona abitudine di areare spesso casa, mentre il 59% presta una grande attenzione all’igiene e alla pulizia. Il 36%, invece, è solito spegnere tutti i dispositivi elettronici presenti in casa prima di andare a dormire ritenendola una pratica efficace per contrastare le radiazioni derivanti.

Le percentuali scendono drasticamente quando si tratta di compiere delle azioni preventive di maggior impatto: installare e cambiare i filtri per l’aria è una cosa cui pensa solo il 34% degli intervistati. Acquistare un depuratore per l’acqua è una soluzione adottata solo dal 17% dei romani contro il 32% di coloro che bevono acqua in bottiglia e un sostanzioso 68% che, invece, continua a bere quella del rubinetto. Di contro, il 74% dei romani è seriamente interessato a saperne di più per contrastare e prevenire l’inquinamento domestico in maniera efficace e vorrebbe ricevere delle informazioni utili dalle istituzioni (40%) o utilizzare dispositivi elettronici in grado di fare un intero check-up della casa (28%). Solo il 6% è interessato a rilevazioni e mappature a seguito di un intervento a domicilio.


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