Sfalci e potature provenienti dalla manutenzione del verde urbano devono rientrare nel campo di applicazione della discilplina sui rifiuti. Se l’Italia non correggerà il tiro, riallineando la normativa nazionale alla direttiva europea 2008/98/CE in tema di rifiuti, incorrererà in una procedura di infrazione.
E’ il sollecito che il Consorzio italiano compostatori, Utilitalia e FISE Assoambiente rivolgono alle commissioni della Camera al lavoro sul testo del disegno di legge contenente disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione, la Legge europea 2017.
Questa norma, si legge nel comunicato stampa congiunto, è l’occasione per sanare la frattura creata con il Collegato agricolo, legge 28 luglio 2016 n.154, che all’art.41 ha escluso dal campo di applicazione della disciplina sui rifiuti sfalci e potature provenienti da giardini e parchi. Una decisione che ha portato la Commissione UE ad aprire un percorso di carattere precontenzioso con l’Italia il quale rischia di concludersi con una procedura di infrazione.
Una volta sanata questa frattura, causata da modifiche a norme che garantivano la tutela della salute e dell’ambiente, si legge in nota, le associazioni si dicono disponibili ad aprire un tavolo di concertazione con gli stakeholder della filiera per garantire il rispetto della legislazione europea e la tutela dell’ambiente.
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