Cosmetici e parabeni: ecco svelata tutta la verità

Badesalz 1620261 640Da dieci anni a questa parte è iniziata una vera e propria lotta ai parabeni, tanto che su molti prodotti sono comparse etichette dalla dicitura “paraben free” a vantaggio del consumatore. C’è tuttavia molta confusione a riguardo, soprattutto se si tratta di mettere a confronto ricerche scientifiche e test apportati da organi certificati e autorizzati.

Cosa sono i parabeni, dove si trovano e a cosa servono

I parabeni sono elementi chimici conservanti presenti in moltissimi prodotti cosmetici: shampoo, creme per il corpo e per il viso, trucchi, deodoranti, creme solari etc. Hanno proprietà battericide e funghicide che permettono una prolungata conservazione del prodotto senza bisogno di refrigerazione. Per questo in cosmesi sono largamente usati. Una volta aperti, infatti, i cosmetici potrebbero venir contaminati da batteri, funghi o muffe mettendo a rischio la salute del consumatore e favorendo l’insorgenza di irritazioni o infiammazioni.

Controllando attentamente le etichette dei prodotti acquistati potremo notare il largo uso di questi agenti chimici che, una volta applicati, penetrano nella pelle accumulandosi nei tessuti. Le ricerche scientifiche volte a correlare i parabeni all’insorgere di allergie, dermatiti o anche tumori hanno in realtà dimostrato soltanto la loro presenza nei soggetti affetti da determinate patologie, senza tuttavia dimostrarne un rapporto diretto di causa ed effetto. In sostanza: i parabeni si accumulano nel corpo ma nulla dimostra che siano causa di tumori o altre malattie.

Un’ulteriore riprova ci viene direttamente dall’UE che ne autorizza l’uso e nega la loro nocività per la salute. Anche la Food and Drug Administration li ha inseriti fra le sostanze GRAS (Generally Recognized As Safe).

“Un acquisto consapevole e responsabile è possibile solo in seguito ad una corretta informazione”

Vi sono solo 5 tipi di parabeni cancellati dalla lista dei conservanti autorizzati, secondo una regolamentazione del 2011:

  • propilparabene
  • butilparabene
  • isobutilparabene
  • pentilparabene
  • benzilparabene

L’Unione europea infatti classifica i parabeni come potenziali interferenti endocrini e si è ritenuto opportuno escluderli dai prodotti per bambini fino a 3 anni a scopo precauzionale.

Esistono delle valide alternative ai parabeni, alcune anche di origine organica e naturale che sarebbe bene prendere in considerazione in virtù di una maggiore ecosostenibilità. Infatti i parabeni risultano essere prodotti ad alto impatto ambientale, difficilmente smaltibili e in grado di contaminare gli habitat di scarico. Evitare l’uso di queste sostanze è una scelta green ed ecosostenibile ma non sempre altrettanto salutare. Occorre prestare molta attenzione ai prodotti che si sponsorizzano per l’assenza di questi agenti chimici poiché, in realtà, potrebbero contenere altri tipi di conservanti davvero dannosi per la salute e ancor più per l’ambiente. Un acquisto consapevole e responsabile è possibile solo in seguito ad una corretta informazione.


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