Perchè il sistema produttivo nazionale da lineare diventi circolare, e preveda una riduzione del consumo di risorse e il riutilizzo degli “scarti” per produrre materie prime seconde, il contributo del consumatore, consapevole e bene informato, è fondamentale.
Per questo, Adiconsum, assieme alle altre associazioni di consumatori e ambientaliste, fa informazione sulle nuove tecnologie di produzione energetica, sulla possibilità del singolo di migliorare la qualità dell’aria cittadina – optando per una macchina elettrica piuttosto che con motore endotermico – e sulla capacità, con la propria scelta d’acquisto, di spingere i grandi produttori a convergere verso uno sviluppo sostenibile.
“La durata media della vita si è allungata, ma siamo esposti a pericoli nuovi“, ha commentato stamane Valerio Rossi Albertini del CNR all’evento “Nuove tecnologie e nuove fonti energetiche”, promosso da Adiconsum insieme a Coordinamento FREE. “Bisogna, dunque, capire perché occorre traslare verso una forma produttiva ambientalmente sostenibile“, ha proseguito, abbandonando un “modello di sviluppo che risale al ‘700”.
Fotovoltaico, solare termico a concentrazione, idroelettrico, eolico e geotermico sono tecnologie che, ricorda Albertini, ci consentono di contrastare la concentrazione di CO2 in atmosfera e di polveri sottili nell’aria. Queste ultime provocano in Europa “58.000 decessi ogni anno” perchè derivano da processi di combustione ad alte temperature di derivazione antropica e “le nostre narici non sono abituate ad inalarle”, ha precisato Albertini.
Dunque, la scienza traccia una strada da perseguire e che l’Italia persegue da anni, mostrando una propensione a precorrere i tempi. Oggi è il momento giusto per essere dei veri leader a livello internazionale: perchè “c’è la miglior offerta sul mercato di tecnologie innovative“, spiega Alessandro Giubilo di Flexienergy, c’è il “miglior rapporto prezzo/prestazioni” e l’elettricità è stata riconosciuta come “il vettore del futuro“.
In questo scenario il consumatore bene informato può fare la differenza. Ma quanta importanza attribuisce l’utente alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente globale e locale? E quanto pesa il suo “contributo sostenibile”? Ne parliamo con Mauro Vergari, Responsabile nuove tecnologie di Adiconsum intervistato a margine dell’evento promosso dall’associazione.
Può fornirci maggiori dettagli sul progetto “No Problem” di cui stamane si sono discussi i risultati?
La tutela dei consumatori riesce a stare al passo con l’innovazione tecnologica?
Come cambia il comportamento del consumatore quando adeguatamente informato?
Nuove tecnologie per nuovi diritti: come sta cambiando la vostra attività?
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