A Gennaio le festività ci portano un incremento nelle utenze domestiche della famiglia tipo di +0,9% per l’elettricità e +4,7% il gas.
In breve, questi dati equivalgono a una spesa di 498 euro per l’elettricità e 1.022 euro per il gas, al lordo di tasse per il periodo tra l’1 aprile 2016 e il 31 marzo 2017.
È quanto prevede l’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il primo trimestre 2017.
Da segnalare la riattivazione (al medesimo livello del 2015) della componente AE (agevolazioni alle industrie energivore) dopo lo sblocco delle già previste modalità di riconoscimento delle agevolazioni per gli anni 2014-2015 e, in considerazione delle necessità, per l’anno 2016 e seguenti.
Previsto anche l’avvio dell’offerta “Tutela Simile”, come già anticipato precedentemente.
La Tutela Simile cosa è e come funziona
La Tutela Simile prenderà il via da gennaio 2017 e riguarderà le famiglie e le Pmi che attualmente usufruiscono della maggior tutela.
La Tutela SIMILE (cioè ‘simile’ ad una fornitura del mercato libero) è un meccanismo transitorio istituito dall’Autorità per l’Energia per favorire il passaggio al mercato libero, dando l’opportunità di sperimentare questa tipologia di mercato (a cui il sistema energetico si sta traghettando in risposta a quanto previsto dalla UE in vista del termine dei regimi di tutela del prezzo). Di fatto questa offerta rappresenta una struttura contrattuale omogenea indicata dal Regolatore E’ possibile aderire solo on line dal link www.portaletutelasimile.it
Sono circa 30 le aziende ammesse alla Tutela SIMILE, che rispettano ‘ex ante’ i requisiti previsti, con uno sconto medio annuo proposto per i clienti domestici intorno ai 50 euro (per una possibile riduzione di circa il 10% della spesa annua, al lordo delle tasse, della famiglia tipo). Lo sconto medio per i non domestici invece è intorno agli 80 euro.
Questo prezzo è possibile grazie al bonus una tantumche i diversi operatori hanno proposto.
Come si identifica una famiglia tipo?
Si intende per famiglia tipo un nucleo familiare che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui.
Cosa ha determinato il prezzo del primo trimestre?
Come specifica nella nota stampa in cui l’Autorità per l’Energia annuncia il nuovo prezzo, “l’andamento del prezzo dell’energia elettrica è determinato principalmente dall’atteso aumento della componente a copertura dei costi di acquisto sul mercato italiano all’ingrosso, sempre più collegato con gli omologhi mercati elettrici continentali sui quali si sono recentemente verificati forti rialzi, anche in ottica prospettica; aumento compensato dal calo dei costi di dispacciamento (i costi sostenuti dal Gestore della rete -Terna- per il mantenimento in equilibrio e in sicurezza del sistema elettrico”).
La variazione nel gas è sostanzialmente legata alla crescita della componente ‘materia prima’, ovvero all’aumento delle quotazioni del gas attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, anche per effetto della maggiore domanda dei mesi invernali (le quotazioni forward per il prossimo trimestre sul mercato all’ingrosso di riferimento per la sola materia prima segnano prezzi in aumento del +19,1% rispetto al quarto trimestre 2016); leggero incremento anche per la componente relativa al trasporto.
In dettaglio
Spesa per la materia energia:
- 6,75 centesimi di euro (36,22% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell’energia;
- 1,64 centesimi di euro (8,78%) per la commercializzazione al dettaglio.
Spesa per il trasporto e la gestione del contatore:
- 3,95 centesimi di euro (21,22%) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, qualità.
Spesa per oneri di sistema:
- 3,79 centesimi di euro (20,36%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
Imposte:
- 2,50 centesimi di euro (13,42%) per le imposte che comprendono l’IVA e le accise.
Nel I° trimestre del 2017, gli oneri di sistema risultano così ripartiti:
- 79,90% per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate (componente A3);
- 3,25% oneri per la messa in sicurezza del nucleare e compensazioni territoriali (componente A2 e MCT), comprensivi dei 135 milioni di euro/anno destinati al Bilancio dello Stato;
- 6,40%% promozione dell’efficienza energetica (componente UC7);
- 0,92%% regimi tariffari speciali per la società Rete ferroviaria Italiana, per il servizio universale e merci (componente A4);
- 0,92% bonus elettrico (componente As)
- 1,03% sostegno alla ricerca di sistema (componente A5);
- 1,03%% compensazioni per le imprese elettriche minori (componente UC4);
- 6,55% agevolazioni per le imprese manifatturiere a forte consumo di energia elettrica (componente ‘Ae’);
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