L’innovazione tecnologica e l’attenzione per l’ambiente contagiano anche il settore degli imballaggi secondari cioè le scatole, i contenitori e le borse che proteggono il confezionamento primario durante il trasporto. L’impiego di materiali innovativi, combinato a nuovi design capaci di attirare l’occhio indeciso del consumatore, portano a una migliore resa e ad una più lunga durata del prodotto. Particolarmente sensibile al fascino della sostenibilità è il settore della cura del corpo: per cosmetici, profumi e saponi la percentuale di prodotti attenti all’ambiente è di circa il 45% a livello globale (fonte: Smithers Pira/Asia Pulp & Paper Group). Molto usate e adatte allo scopo sono le materie plastiche a base vegetale, in particolare PLA (acido poli-lattico), e gli inchiostri a base vegetale sugli imballaggi.
Mercato di massa vs mercato del lusso
Esistono, però, differenze marcate tra il mercato di massa e quello del lusso. Come evidenziato in nota dal Gruppo APP, nel primo caso le aziende prediligono l’uso di materiali poco costosi che sono – o possono essere – riciclati. Un modo per ridurre la quantità di materia impiegata e puntare alla standardizzazione. Tendenza che non si riscontra nel mercato del lusso: qui la sostenibilità passa in secondo piano rispetto alla necessità di differenziare il prodotto di fascia alta e di guadagnarsi spazio nei mercati emergenti di Asia, America Latina ed Europa Orientale. La tendenza, che risponde alle esigenze del consumatore poco eco-sostenibile, porta a packaging multi-materiale che offrono un’immagine “deluxe” ma che hanno un impatto ambientale elevato, presentando complessità in termini di approvvigionamento e riciclo.
Gli esempi di Clarins e Pangea
Negli ultimi anni, però, anche i prodotti “beauty luxury” hanno cercato di assumere un’aria più green concentrandosi sulla riciclabilità o riusabilità dei materiali: un esempio è l’imballaggio secondario della palette occhi The Essentials di Clarins il quale impiega cartoncino 100% riciclato ed è riutilizzabile come astuccio per le matite. Altro esempio arriva dalla gamma di saponi Pangea dove la saponetta è avvolta in un imballaggio “seminabile”: una volta immerso in acqua e piantato, si vedrà sbocciare erba medicinale.
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